...Something

“Ma siamo sicuri che sia una buona idea?”
“A mee sembra una cosa verameeente molto interessaantee.” “Dannazione, che sorriso inquietante. Sembra come un gatto che gioca col topo prima di mangiarselo”, pensò il primo.
La terza persona doveva andare: i tre si accomiatarono e decisero che ne avrebbero discusso l’indomani.
Il giorno dopo, la terza persona era in ritardo.
“Quell’idea di ieri sera … A me non sembrava qualcosa di così intelligente. Voglio dire, forse sarebbe stato meglio se-“ S’interruppe. L’altra persona aveva portato un indice davanti alla propria bocca e aveva estratto una matita; ora la impugnava in un modo strano con la mano sinistra. Iniziò a gesticolare con essa mentre diceva con tono minaccioso: “Duunque tu peensi che sia veramente possibile superare certe idee geniali? Eh? Eh? Oppure pensi che chi le ha avute non sia una persona intelligente? Eh?” Durante il discorso le due persone si erano avvicinate e adesso la mano con la matita era in linea retta, poco distante dall’occhio destro della persona che aveva parlato per prima; questa aveva iniziato a piegarsi leggermente all’indietro intimidita. La persona con la matita dalla parte del manico riprese il discorso. “Beene. Perfeettoo. Allora laasciamii ricordaaree-“ “Ma io in realtà volevo solamente-” “SHUT UP I’M TALKING! Ecco, vedi, mi hai fatto perdere il filo del discorso!” La persona armata incrociò le braccia e mise il broncio; l’altra tirò fra se e sé un sospiro di sollievo.
“Scusate per il ritardo…” “Perchéé te ne preooccupii taanto? Stavamo giusto discutendo su…”
The End